Yuri Milner, un miliardario russo, aveva annunciato di aver intenzione di investire 100 milioni di dollari nei prossimi dieci anni “per la ricerca di segnali provenienti da civiltà aliene”. Nessuno, finora, aveva mai speso così tanto su un progetto nel campo della cosiddetta Seti (Search for Extraterrestrial Intelligence).
Il progetto, Breakthrough Listen, ha permesso e permetterà agli astronomi di tutto il mondo di tenere sotto controllo, tramite radar, laser e telescopi di ultima generazione, oltre mille stelle. Attualmente però, gli astronomi specializzati nella ricerca dei segnali alieni possono usare i radiotelescopi per appena un giorno l’anno. Una parte dell’investimento di Milner dovrebbe servire per la costruzione di nuove apparecchiature, e un’altra parte per pagare gli stipendi agli astronomi.
In questi 3 anni gli astronomi hanno battuto palmo a palmo lo spazio, ma senza alcun risultato. Come annunciato dagli scienziati del Seti Institute della California in ben due pubblicazioni, il programma “Breakthrough Listen” ha esaminato con attenzione 1327 stelle nel giro di 160 anni luce, in sostanza la più ampia ricerca scientifica mai compiuta per trovare forme di intelligenza extraterrestre. Utilizzando radiotelescopi posizionati negli Usa e in Australia, gli scienziati hanno “intercettato” miliardi di frequenze radio nella speranza di individuare dei “segnali” di vita intelligenza aliena: si dovrebbe trattare di segnali “troppo definiti” per essere di origine naturale.
Quando ci si è imbattuto in quel tipo di segnali, non si è mai trattato di attività extraterrestri, bensì di tecnologie umane. “Ma questo non significa che là fuori non vi sia vita intelligente”, ha detto Danny Prince, uno degli autori della ricerca. “Forse semplicemente non abbiamo cercato nei posti giusti”, ha aggiunto.
La ricerca intanto continua.