La Cina è il Paese del futuro. Già nel 2015 i cinesi uscivano di casa senza portare con sé il portafoglio e contanti, perché era già diffusa l’abitudine di pagare ovunque con il telefonino. Oggi il Celeste impero è a tutti gli effetti una cashless society. Tramite smartphone, grazie all’applicazione WeChat è possibile fare tutto: pubblicare video, post e foto, scrivere i messaggi, effettuare chiamate vocali e video, fissare visite mediche, pagare le bollette, ordinare il cibo, chiamare un taxi, pagare il conto al ristorante, fare un prestito a un amico, i messaggi vocali, acquistare i biglietti per cinema e teatro, cercare l’anima gemella, ascoltare musica, pagare le tasse, prenotare una vacanza in albergo, comprare il biglietto aereo o ferroviario, sfidarsi in un videogame, fare il check-in in aeroporto, e così via.
Nel 2018 questo si sistema di pagamento ha registrato in media 1,2 miliardi di transazioni al giorno. Grande è stata la sensazione di disagio quando si fanno compere con i contanti. Nel 2019 un mendicante al posto della ciotola per l’elemosina esibiva un cartellino con stampato un QR-Code. Lo scambio di denaro virtuale avviene, infatti, tramite la scansione dei codici stampati sui prodotti o, sempre di più, tramite riconoscimento facciale.