Relinquo vos liberos ab utroque homine (Vi lascio liberi da ambidue gli uomini), così, nel 366, Marino, ora divenuto santo, pronunciò questa celebre frase che rimase il fondamento della libertà della città di San Marino. “Ambidue gli uomini” erano il papa e l’imperatore. Marino scappò dall’imperatore Diocleziano, il quale intraprese una persecuzione contro i cristiani. Si rifugiò sul monte Titano, quello dove ora sorge la città, e una ricca donna di Rimini, Donna Felicissima, gli donò un terreno dove potersi stabilire. Quell’appezzamento divenne una vera e propria città e prese i nomi del fondatore e della donatrice, infatti il suo nome completo è “Felicissima Repubblica di San Marino”.
L’ultima modifica dei confini risale a ben 600 anni fa, quando, nel 1463, San Marino si unì in guerra sconfiggendo Sigismondo Pandolfo Malatesta, il signore di Rimini. Papa Pio II, come ricompensa, cedette alla Repubblica le città di Domagnano, Fiorentino, Montegiardino e Serravalle. In quello stesso anno la città di Faetano chiese l’annessione e si unì.
Giuseppe Garibaldi e le guerre mondiali
Durante il Risorgimento, San Marino fece da rifugio a molti personaggi famosi dell’epoca. Il più importante fu Giuseppe Garibaldi che con sua moglie Anita e 1500 uomini chiese asilo alla Repubblica per fuggire da quattro eserciti nemici. San Marino era vista con sospetto dall’Austria e dalla Chiesa, che volevano conquistare la piccola città. Intervenne Napoleone III che non rese possibile la conquista.
Nella Prima guerra mondiale, San Marino partecipò alla guerra indirettamente inviando volontari e costruendo un ospedale da campo sul fronte veneto-friulano. Nel 1922 nasce il Partito Fascista Sammarinese, carente di unità e di forza per opporsi. Durante la Seconda guerra mondiale, nel 1941, nella repubblica arrivarono dei socialisti che crearono un movimento antifascista clandestino. Giorno dopo giorno il movimento continuò a crescere fino al 28 luglio 1943. In quel giorno ci fu una manifestazione che riuscì a sciogliere il Partito Fascista Sammarinese dopo 20 anni di attività.
Il calendario sammarinese
Diversamente dalla maggior parte del mondo, la Repubblica utilizza un proprio calendario. Negli atti interni utilizza il suo calendario, il nostro 2022 per loro è il 1721 perché l’anno zero è l’anno della fondazione della città. L’anno finisce il 2 settembre e inizia il 3 settembre, giorno della fondazione. Negli atti internazionali, nei documenti c’è la data del calendario gregoriano con accanto l’anno sammarinese con la sigla d.F.R. (dalla fondazione della Repubblica).