Oltre a danneggiare la propria salute e quella dei loro vicini, a rendere maleodoranti i luoghi di vita e di lavoro e dare cattivo esempio ai giovani, oggi i fumatori hanno un ulteriore fardello da portare sulle spalle.
Sono tra i maggiori inquinatori dei nostri mari secondo L’UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente), infatti i mozziconi di sigarette rappresentano il 40% dei rifiuti complessivi presenti nel Mediterraneo.
Si stima che circa il 60% dei fumatori non smaltisca correttamente i mozziconi che contengono anche microplastiche altamente inquinanti, che i pesci poi mangiano scambiandolo per cibo.
Un filtro è composto da acetato di cellulosa e ci impiega in media dieci anni a decomporsi. Oltre ai residui della combustione, contengono microplastiche.
Il senso civico, il rispetto per l’ambiente e persone, viene a mancare, se si pensa che più della metà delle sigarette viene fumata fuori casa. Di queste, il 30% è smaltito nei cestini mentre il 70% viene gettato a terra.
Impietosa la realtà, in Italia ogni anno vengo buttate per terra 14 miliardi di cicche che andranno a inquinare gli ecosistemi marini. Difatti in questa classifica i mozziconi di sigarette presenti nel mediterraneo sono davanti a bottiglie, sacchetti di plastica e lattine.
Non bastano sanzioni, multe, cartelli di divieto… L’unica possibilità è essere d’esempio, e insegnare ai nostri figli il rispetto.