Il Principe Filippo e la venerazione in un’isola nel Pacifico
Il 9 aprile 2021 Filippo di Edimburgo ci lasciò all’età di 99 anni. Tutto il mondo lo considerava un principe, ma sull’isola di Tanna, nell’arcipelago 1750 chilometri a est dell’Australia, il consorte di Elisabetta era considerato una divinità dalla locale comunità tribale. Filippo era considerato il figlio bianco di uno spirito delle montagne del posto e si sosteneva anche che egli fosse il fratello di Jon Frum, figura centrale di un culto diffuso sull’isola. Per onorarlo ebbero luogo cerimonie, danze e sacrifici di animali.
Non ci fu solo il Regno Unito a vivere nel lutto la scomparsa del principe, ma anche due villaggi nello Stato di Vanuatu, lo hanno venerato quasi come fosse stato un dio. Decine di membri della tribù si radunarono per una cerimonia commemorativa.
«Il legame tra la gente dell’isola di Tanna e il popolo inglese è molto forte, stiamo inviando messaggi di cordoglio alla famiglia reale e al popolo»
Chief Yapa, il leader della tribù
Il culto non ha una data di nascita precisa, tuttavia si ipotizza che fosse nato negli anni ’50. Tale culto si rafforzò con la visita dei coniugi Windsor nel 1974, dove neanche il Principe Filippo sapeva della sua venerazione. Essa venne resa nota qualche anno dopo e il duca di Edimburgo decise di inviare un suo ritratto autografato. Gli abitanti dell’isola lo ringraziarono inviandogli un nal-nal, una mazza per uccidere i maiali. Altre fotografie vennero spedite e tuttora sono conservate dal capo della tribù.