A scuola dello stregone, gli insegnamenti di Don Juan, Carlos Castaneda
Cammino lungo sentieri che hanno un cuore,
lungo qualsiasi sentiero che abbia un cuore…
Don Juan
Carlos Castaneda racconta all’inizio di aver iniziato a frequentare lo sciamano Don Juan per essere istruito sulla pianta del peyote, con lo scopo in realtà di accedere alle sue conoscenze sul potere delle piante. Don Juan replicò sin da allora che era necessario possedere «chiarezza di idee e di intenti» perché una tale richiesta fosse valida.
Dopo la prima esperienza vissuta da Carlos Castaneda di uno stato di realtà non-ordinaria indotto dal peyote, altrimenti chiamato mescalito, Don Juan si persuase di avere trovato in lui un prescelto, ossia l’apprendista al quale comunicare i propri secretos, i segreti da lui detenuti e ricevuti a sua volta dal proprio precedente maestro, costituenti il bagaglio di un «uomo di sapere».
Shantaram, Gregory David Roberts
Nel 1978, il giovane studente di filosofia e attivista politico Greg Roberts viene condannato a 19 anni di prigione per una serie di rapine a mano armata. È diventato eroinomane dopo la separazione dalla moglie e la morte della loro bambina.
Ma gli anni che seguono vedranno Greg scappare da una prigione di massima sicurezza, vagare per anni per l’Australia come ricercato, vivere in nove paesi differenti, attraversarne quaranta, fare rapine, allestire a Bombay un ospedale per indigenti, recitare nei film di Bollywood, stringere relazioni con la mafia indiana, partire per due guerre, in Afghanistan e in Pakistan, tra le fila dei combattenti islamici, tornare in Australia a scontare la sua pena. E raccontare la sua vita in un romanzo epico di più di mille pagine.
Gabriella garofano e cannella, Jorge Amado
Jorge Amado, (Pirangí, Stato di Bahia 1912 – Stato di Bahia 2001) è lo scrittore brasiliano più noto e tradotto al mondo. Fin da giovanissimo collaborò a giornali e riviste.
Con il suo profumo di garofano e la pelle color cannella, Gabriella è uno dei personaggi femminili più seducenti creati da Jorge Amado. Dotata di un fascino conturbante unito a una tenera innocenza, conquista il cuore dell’arabo Nacib, per il quale lavora come cuoca, e di innumerevoli altri uomini, sfidando la legge che nello stato di Bahia impone che il disonore dell’adulterio femminile venga lavato nel sangue.
Il suo disinvolto candore si fa così vero e proprio atto rivoluzionario, e la stessa Gabriella finisce per incarnare le trasformazioni di un’epoca che vede sorgere all’orizzonte l’alba di un mondo nuovo. Pubblicato per la prima volta nel 1958, Gabriella garofano e cannella esprime tutto lo straordinario talento di Jorge Amado.
Sulla strada, Jack Kerouac
Pubblicato per la prima volta il 5 settembre 1957, il libro divenne in seguito un testo di riferimento, quasi un manifesto, a ispirazione della cosiddetta Beat Generation. Infatti in una recensione sul New York Times Gilbert Millstein intuisce che Sulla strada sarebbe stato per la Beat Generation quello che Fiesta di Hemingway era stato per la Lost Generation: il manifesto di un’intera epoca.
Il romanzo è stato inserito dal critico Richard Lacayo, nei migliori 100 romanzi del secolo XX e ha venduto 3 milioni di copie. Il critico John Leland sostiene, a volte in modo ironico, che si tratta di un libro pieno di lezioni su come crescere.
Siddharta, Hermann Hesse
Chi è Siddhartha? È uno che cerca, e cerca soprattutto di vivere intera la propria vita. Passa di esperienza in esperienza, dal misticismo alla sensualità, dalla meditazione filosofica alla vita degli affari, e non si ferma presso nessun maestro, non considera definitiva nessuna acquisizione, perché ciò che va cercato è il tutto, il misterioso tutto che si veste di mille volti cangianti.
E alla fine quel tutto, la ruota delle apparenze, rifluirà dietro il perfetto sorriso di Siddhartha, che ripete il «costante, tranquillo, fine, impenetrabile, forse benigno, forse schernevole, saggio, multirugoso sorriso di Gotama, il Buddha, quale egli stesso l’aveva visto centinaia di volte con venerazione».
Siddhartha è senz’altro l’opera di Hesse più universalmente nota. Questo breve romanzo di ambiente indiano, pubblicato per la prima volta nel 1922, ha avuto infatti in questi ultimi anni una strepitosa fortuna. Prima in America, poi in ogni parte del mondo, i giovani lo hanno riscoperto come un loro testo, dove non trovavano solo un grande scrittore moderno ma un sottile e delicato saggio, capace di dare, attraverso questa parabola romanzesca, un insegnamento sulla vita che evidentemente i suoi lettori non incontravano altrove.