21 December 2024
Curiosità Cultura Estero Italia Persone Ritrovamenti Storia

Le 5 parti del corpo appartenenti a personaggi famosi che sono visibili tuttora nei musei

Avatar photo
  • Dicembre 7, 2022
  • 4 min read
  • 670 Views
Le 5 parti del corpo appartenenti a personaggi famosi che sono visibili tuttora nei musei

Di alcuni personaggi famosi conosciamo, per esempio, i tatuaggi, come si presentavano a colori e le loro ultime parole. Di altri conosciamo ciò che hanno fatto in vita. Di altri ancora, invece, sappiamo come si presentavano i loro organi vitali, il loro aspetto e la loro forma. Per loro spontanea volontà o per decisione di qualcun altro, i loro organi sono ora immersi in una miscela o esposti nelle teche di musei per il mondo.

Cervello di Albert Einstein

Albert Einstein, fisico tedesco, morì il 17 aprile del 1955, in seguito a un’aneurisma all’aorta addominale. Egli aveva esplicitamente affermato di voler essere cremato. Tuttavia, il patologo Thomas Harvey decise di estrarre segretamente il suo cervello e di immergerlo nella formalina.

Embed from Getty Images

Dopo ben 40 anni i parenti di Einstein vennero messi al corrente della situazione e decisero di donarlo alla scienza. L’organo è stato diviso in 240 pezzi da donare ai ricercatori. Il pezzo più grande si trova nell’ospedale di Princeton.

Dito di Galileo Galilei

Il dito medio della mano destra di Galileo Galilei è stato prelevato da Anton Francesco Gori dai resti del fisico nel 1737, in occasione dello spostamento della salma al sepolcro monumentale. Il cimelio fu a lungo esposto nella Biblioteca Laurenziana, poi nel Museo di Fisica e Storia Naturale di Firenze e ora si trova all’interno del Museo Galileo.

Il dito

Il dito si presenta in una cupola di vetro su un piedistallo in marmo, attorno al quale c’è un’iscrizione in latino.

È questi il dito, onde la mano illustre
Del Ciel scorse segnando i spazi immensi,
E nuovi Astri additò, di vetro industre
Maraviglioso ordingo offrendo a’ sensi,
E ciò con saggio ardir giunger pote’o,
Ove non giunse Encelado, e Tifeo.

Tommaso Perelli

Pene di Napoleone Bonaparte

Mysterius.it ha già fatto un articolo a riguardo, che potete trovare qui. Il pene di Napoleone Bonaparte è custodito da Evan Lattimer, il cui padre lo acquistò all’asta per $3000. Davanti a 17 testimoni, il dottor Antommarchi asportò e imbalsamò l’organo del generale che si fece imperatore. La lunghezza? Soli 5 cm.

Pene di Rasputin

Stando sull’argomento, un altro organo genitale molto conosciuto è quello di Grigorij Efimovič Rasputin, consigliere dei Romanov. A differenza di Napoleone, al momento dell’esportazione non c’erano testimoni e, di conseguenza, non si ha la certezza che quello sia il suo vero pene.

Embed from Getty Images

Un altra differenza che balza subito all’occhio è la lunghezza. Se il fallo di Napoleone era di soli 5 cm, quello di Rasputin è di ben 33 cm! Se volete vederlo dal vivo si trova al museo dell’Erotismo a San Pietroburgo.

Testa di Oliver Cromwell

Oliver Cromwell fu colui che abolì la monarchia, eliminò la Camera dei Lord e fece decapitare re Carlo I. I suoi modi di governo non differivano da quelli di un sovrano, tanto che gli venne proposta la corona, ma rifiutò. Alla morte, avvenuta il 3 settembre 1658, i funerali vennero celebrati con le stesse modalità e con la stessa pompa dei monarchi.

Quando nel 1659 ritornò la monarchia, re Carlo II ordinò l’esecuzione postuma di Cromwell. La sua testa venne appesa a un palo fino al 1685, quando una tempesta lo ruppe. Una guardia, accortasi di ciò, prese la tesa e la mise nel mantello. Da quel momento la testa venne esposta in molti musei, venne tenuta come un cimelio, venne venduta per 230 sterline e infine nel 1960 il proprietario decise di darle una degna sepoltura nel Sidney Sussex College di Cambridge.

Avatar photo
About Author

Riccardo Falconi

Ciao, sono Riccardo Falconi e sono il creatore di Mysterius.it. Scrivo articoli e creo video tratti dagli articoli. I misteri, fatti storici e racconti mi incuriosiscono. Gestisco le pagine Instagram, YouTube e Facebook del sito.

Leave a Reply