Arabia Saudita: Il mistero della pietra tagliata “con il laser”
Situata nell’Oasi di Tamya in Arabia Saudita c’è un affascinante megalito chiamato Al-Naslaa: perfettamente suddivisa in due da un taglio netto al centro e con curiosi simboli sparsi sulla sua superficie.
Se non fosse sufficiente, le due rocce si dividono a metà con precisione laser e sono riuscite a rimanere in piedi per secoli e sono in qualche modo perfettamente equilibrate. Le pietre sono divise a metà con una precisione degna di un taglio laser. Immagina di camminare nel deserto, esplorando l’ignoto e incontrare una massiccia pietra in piedi, divisa in mezzo da una perfetta linea geometrica.
Le pietre in piedi di Al-Naslaa veramente sono un mistero. Le due pietre divise a metà hanno creato confusione tra gli esperti fin dalla loro scoperta. Considerato come uno dei petroglifi più fotogenici sulla superficie del pianeta, la roccia massiccia è divisa a metà con estrema precisione.
La persona che scoprì la roccia per la prima volta è stato l’archeologo americano Charles Huver, nel 1883. Nel 2010, la Commissione saudita per il turismo e il patrimonio storico nazionale (SCTH) annunciarono la scoperta di una roccia enigmatica vicino l’area di Tayma, con iscrizioni geroglifiche del faraone Ramses III.
Dalla scoperta, i ricercatori hanno proposto la teoria che Tayma facesse parte di una rotta terrestre, che collegava il Mar Rosso con la Valle del Nilo e la penisola arabica. In effetti, i molteplici ritrovamenti recenti potrebbero confermare che Tayma era effettivamente popolata dall’età del bronzo. Per quanto riguarda la roccia perfettamente divisa in due, le domande continuano a sorgere 11 anni dopo la sua riscoperta. Alcuni ricercatori hanno persino affermato che la tecnologia laser utilizzata nell’antichità per tagliare il megalite di Al-Naslaa non appartiene alla Terra ma bensì di origine aliena…