Tra deforestazioni in Africa per il cacao, per l’olio di palma in Estremo Oriente e in Amazzonia, la cioccolata Pasquale è indigesta
In questa settimana noi italiani acquistiamo circa il 25% del cioccolato che consumiamo in un anno, sotto forma di uova, naturalmente come si addice alla Pasqua, festa primaverile per eccellenza. Cioccolato buono per il corpo, ma solo fondente e non al latte e preparato almeno al di sopra del 75% meglio 85/90%.
Buono per il cuore, vantaggioso per il cervello, per l’umore e migliora la qualità del sonno. Con consumi moderati (6 grammi al giorno) si ha il massimo beneficio.
È bene ricordare che il settore del cacao nei paesi dell’Africa occidentale e centrale produce circa il 70-80% del cacao globale. La maggior parte delle 2 milioni di famiglie di coltivatori di cacao su piccola scala stimati nella regione non guadagno un reddito per vivere. La catena di approvvigionamento del cacao include rischi relativi al lavoro minorile, al cambiamento climatico, alla deforestazione e al degrado delle foreste.
Tra gli altri ingredienti delle uova di Pasqua ci sono anche l’olio di palma e lo zucchero, per quanto riguarda il primo il 90% viene estratto nelle regioni del Borneo, di Sumatra e della penisola malese dove sono state rasate al suolo intere foreste. Per quanto riguarda le piantagioni di canna da zucchero nell’Amazzonia, il presidente brasiliano Jair Bolsonaro nel 2019 ne ha annullato il divieto di coltivazione, confermandosi Il primo paese produttore di zucchero (causando enormi deforestazioni) seguito da India e Cina .
Benefici ……sicuramente a noi la scelta che potrebbe essere quella di acquistare prodotti ecosostenibili che rispettano i lavoratori e l’ambiente. Buona Pasqua.