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L’Indovinello veronese, il primo documento in lingua italiana risalente a 1200 anni fa

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  • Settembre 14, 2022
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L’Indovinello veronese, il primo documento in lingua italiana risalente a 1200 anni fa

L’Indovinello veronese è considerato il primissimo documento in volgare fiorentino, l’attuale italiano, trovato in una biblioteca nel 1924 e risalente al VIII secolo. Il documento è scritto in corsiva nuova, una tecnica di scrittura a mano romana simile al nostro corsivo.

Il volgare fiorentino

Molti studiosi pensano che il testo sia ancora in latino, infatti per capirlo si ha bisogno della traduzione, ma è scritto in un latino che presenta molte variazioni ed è privo di desinenze. L’indovinello, quindi, è scritto in un lontano volgare fiorentino, una lingua romanza che ha portato alla creazione dell’attuale italiano.

Una lapide in volgare, immagine di Davide Papalini condivisa con licenza CC BY-SA 3.0

Il fiorentino deriva dalla lingua latina e dal provenzale, lingua parlata in Francia. La parola “volgare” non dobbiamo intenderla in modo dispregiativo, ma come lingua di una comunità. Questa venne usata per scrivere la Divina Commedia di Dante Alighieri e altre opere di altri autori come Francesco Petrarca e Giovanni Boccaccio.

L’Indovinello veronese

Testo originale:

“separebabouesalbaprataliaaraba & albouersorioteneba & negrosemen
seminaba
gratiastibiagimusomnip(oten)ssempiterned(eu)s”

Riscritto in modo comprensibile:

“se pareba boves
alba pratalia araba
et albo versorio teneba
et negro semen seminaba”

Traduzione:

“Teneva davanti a sé i buoi
arava bianchi prati
e aveva un bianco aratro
e un nero seme seminava”

L’Indovinello veronese

L’indovinello viene dalla Spagna, poi in un secondo momento portato a Cagliari, poi Pisa e infine Verona. L’autore è anonimo e probabilmente veronese, infatti c’è un termine (versorio=aratro) che è tipico del dialetto di Verona. Il testo è seguito da una breve formula latina, scritta da un’altra mano, che recita: Gratias tibi agimus omnipotens sempiterne Deus, cioè “Ti rendiamo grazie, Dio onnipotente ed eterno”.

Soluzione

La soluzione dell’indovinello è:

“Le dita della mano
Le pagine bianche di un libro
La penna d’oca, con cui si era soliti scrivere
L’inchiostro, con cui si scrivono le parole”

Amanuense

Significato

Il significato è l’atto di scrivere dell’amanuense. Ogni verso della soluzione è associato a ogni verso dell’indovinello. Si tratta di un indovinello comune alla letteratura tardo-latina.

Si può considerare volgare?

La risposta è sì, anche se non segna un punto di svolta epocale nella trasformazione del latino in volgare. Si riconosce che non è latino perché non sono presenti desinenze e soprattutto è presente la parola “negro“, che in latino sarebbe stato “niger“. In altri documenti sono presenti queste modifiche. Solo nel 960 si hanno i Placiti cassinesi dove emerge una sintassi libera da declinazioni e condizioni del latino.

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Riccardo Falconi

Ciao, sono Riccardo Falconi e sono il creatore di Mysterius.it. Scrivo articoli e creo video tratti dagli articoli. I misteri, fatti storici e racconti mi incuriosiscono. Gestisco le pagine Instagram, YouTube e Facebook del sito.

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