21 November 2024
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La tomba di Tutankhamon, 100 anni fa il magnifico ritrovamento

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  • Novembre 4, 2022
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La tomba di Tutankhamon, 100 anni fa il magnifico ritrovamento

Qui davanti a noi c’era una prova sufficiente a dimostrare che quello era davvero l’ingresso di una tomba che, visti i sigilli, dal di fuori sembrava inviolata“. Queste furono le parole di Howard Carter (1874-1939) ritrovate sul suo diario di bordo. Risalgono a domenica 5 novembre 1922, data in cui venne portata alla luce l’intera scalinata che portava alla tomba del faraone più giovane della storia: Tutankhamon.

Chi era Tutankhamon

Nebkheperura Tutankhamon (1341 a.C.-gennaio/febbraio 1323 a.C.) fu un faraone egizio della XVIII dinastia. Chiamato anche “il faraone fanciullo”, salì al trono all’età di soli nove anni. Tutankhamon si sposò all’età di 8 anni con Ankhesenpaaton, che aveva 12/13 anni. Al giovane faraone venne affiancato un consiglio di reggenza affinché lo aiutasse nelle decisione, data la sua tenera età.

Tutankhamon e la moglie, immagine di Hotepibre condivisa con licenza CC BY-SA 2.5

Il suo albero genealogico fu incerto. Si ipotizzò che fosse figlio di Amenhotep III e della regina Tye, e quindi fratello di Akhenaton, ma anche che potesse essere figlio di Akhenaton e Nefertiti. Nel 2009, in seguito ad analisi del DNA e una TAC a 11 mummie, si riuscì a determinare con certezza la sua genealogia: Amenothep III e Tiy erano i nonni, Akhenaton e KV35YL (un tempo si pensava Nefertiti, ma il DNA confutò l’ipotesi) erano i genitori ed entrambi figli di Amenothep III e Tiy.

Grazie a queste analisi si riuscì anche a trovare le malattie e le cause di morte del faraone. Tutankhamon soffriva di varie malattie ai piedi, una delle quali è la malattia di Köhler, presente nei giovani. Un altro elemento che conferma ciò sono le scene di caccia, che raffigurano il sovrano seduto e non in piedi, com’era di consuetudine fare. Tuttavia, anche a causa della pessima conservazione della mummia, dovuta anche all’abbondanza di oli, non si è riusciti a verificare con certezza le cause di morte. Probabilmente morì in seguito a un combattimento, dove rimase schiacciato da un carro.

La mummia

La Valle prima del ritrovamento

Prima della scoperta della tomba, nel 1902 Theodore Davis portò alla luce svariate tombe e più volte sfiorò quella di Tutankhamon. La più vicina era la KV54 (King’s Valley N. 54), dove all’interno vennero trovati oggetti trafugati dalla tomba del giovane faraone. Davis aggiunse, infine, che la valle non aveva più niente da dare.

L’anno successivo giunse in Egitto un nobile inglese, George Herbert di Carnarvon, passato alla storia come Lord Carnarvon. Egli, in seguito a un’accurata decisione, si affidò all’archeologo Howard Carter. Tra il 1907 e 1914 portarono alla luce alcune tombe, ma vennero interrotti dallo scoppio della Prima Guerra mondiale.

Lord Carnarvon

Nel 1922 Carter e Carnarvon vennero avvertiti dell’impossibilità del rinnovo della concessione degli scavi, che sarebbe scaduta nell’aprile 1923. Carnarvon, combattuto, ritornò in Gran Bretagna, dove lo raggiunse Carter. I due si diedero coraggio e provarono per l’ultima volta a trovare la tomba, questo tentativo fu interamente finanziato dal Lord.

I protagonisti

La squadra di Carter era composta da 12 membri e ognuno aveva il proprio incarico. Tra i più importanti troviamo Lord Carnarvon, finanziatore degli scavi, Howard Carter, direttore dei lavori, Arthur Callender, ingegnere e architetto, e Harry Burton, fotografo.

Howard Carter

Howard Carter è stato un archeologo britannico. Si appassionò all’Egitto quando, per la prima volta, incontrò il barone William Amhurst Tyssen-Amherst, uno dei più grandi collezionisti di antichità egizie d’Inghilterra. Giunse nella Valle dei Re insieme a Lord Carnarvon, finanziatore e amatore di egittologia.

Da sinistra Carter e Carnarvon

Il ritrovamento

Il 1° novembre Carter ritornò in Egitto e spostò i lavori vicino alla tomba KV9 di Ramses VI. Vennero trovati resti di capanne usate dagli operai, apparentemente privi di importanza. Tre giorni dopo, il 4 novembre, al disotto della KV9 venne rinvenuta quella che verrà chiamata la KV62, la tomba di Tutankhamon.

Sovrapposizione KV9 e KV62, immagine di Hotepibre condivisa con licenza CC BY-SA 2.5

Verso le 10 ho scoperto sotto quasi la prima capanna attaccata le prime tracce dell’ingresso della tomba Tut.ankh.Amen“. Con queste parole, tratte dal suo diario, Carter annotò l’inizio del ritrovamento della tomba più famosa e rilevante dell’archeologia mondiale, nonché la più ricca e intatta.

Carter che sta analizzando il sarcofago

Elementi trovati

Il 17 febbraio 1923, dopo 3 mesi di sgombramento, venne trovata la camera funeraria. Detta anche Casa d’oro, è decorata con scene dirette verso ovest su sfondo giallo.

Parete della camera funeraria, immagine condivisa con licenza CC BY-SA 3.0

Vennero trovati 4 sarcofagi:

  • Il sarcofago in quarzite è quello più superficiale. È lungo 274 cm, largo 147 cm e alto 147 cm, del peso di oltre 430 kg. È possibile ammirarlo all’interno della tomba.
  • Il primo sarcofago venne rinvenuto sotto due strati di lino. È fatto da legno di cipresso laminato d’oro con maniglie in argento.
  • Il secondo sarcofago è analogo al primo, ma di 20cm più piccolo. Sopra il coperchio vennero trovati fiori e un ramo d’ulivo
  • Il terzo sarcofago venne ritrovato all’interno del secondo. Pesa 110kg, spesso 2/3cm e composto interamente da oro massiccio.
Disposizione dei sarcofagi, immagine di Hotepibre condivisa con licenza CC BY-SA 2.5

Il corpo non era stato ancora scoperto, ma nessuno si sarebbe mai aspettato che l’oggetto più importante si trovava proprio all’interno dell’ultimo sarcofago, sul capo del faraone: la maschera funeraria.

La maschera funeraria di Tutankhamon venne vista per la prima volta il 25 ottobre 1925. È composta da oro massiccio e decorata con paste vitree e lapislazzuli. Il retro è composto da 10 colonne e 2 righe di geroglifici che citano una frase del Libro dei Morti. La maschera ha subito danni: Carter, nel tentativo di staccarla dal faraone, ruppe alcune parti blu di pasta vitrea.

Sotto uno dei letti funebri era visibile una porta, che portava al cosiddetto annesso. Al suo interno vennero rinvenuti oli, cibi preziosi, profumi, unguenti. Altri oggetti vennero trovati tra cui i vasi canopi, che servivano per contenere le viscere del faraone.

Vasi canopi di Tutankhamon

Infine, all’interno del complesso, 3 mummie vennero portate alla luce: la mummia di Tutankhamon, all’interno del sarcofago in oro massiccio, e le mummie delle figlie, trovate nel Tesoro all’interno di due piccoli sarcofagi. Erano feti probabilmente di sesso femminile.

Conclusione

Carter, Carnarvon e tutti i collaboratori furono felici ed entusiasti della scoperta della tomba definita più famosa della storia dell’egittologia e una delle più rilevanti dell’archeologia mondiale. Purtroppo il Lord non riuscì a vedere il volto del faraone, perché il 5 aprile 1923 morì. Tutti, però, erano inconsapevoli che il Lord fu la prima vittima di una maledizione, che portò alla morte più di 30 persone che avevano in qualche modo collaborato con Carter.

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Riccardo Falconi

Ciao, sono Riccardo Falconi e sono il creatore di Mysterius.it. Scrivo articoli e creo video tratti dagli articoli. I misteri, fatti storici e racconti mi incuriosiscono. Gestisco le pagine Instagram, YouTube e Facebook del sito.

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